Il gruppo (all'epoca si chiamavano: complessi") Utopia 239 nacque nel 1971, in un paesino della cintura vercellese, Lignana. Furono Massimo, Fausto e Luciano a crearlo dal nulla, con un componente "straniero" Ugo, ovvero di un paesino altrettanto piccolo ma molto vicino: Desana. Ci si scambiavano le visite con frequenza, tra i giovani di allora, e la comunicazione tra i due paesi sembrava fosse proprio tipica dei luoghi e di quei tempi. A piedi o in bicicletta. Un solo kilometro e mezzo li separava... Una sorta di "Felona e Sorona" delle Orme, volendo far citazioni. All'epoca si suonava molto, ma soltando di "olio di gomito" e di effetti valvolari. Strumenti principe erano le chitarre elettriche Fender & Gibson con distorsori e WhaWha, bassi Fender e Rickenbacker, le Framus ed Eko tra le acustiche e gli organi Hammond con i Leslie, che non dovevano né potevano mancare. Amplificatori Fender, Marshall, Steelphon, FBT, Davoli, Montarbo, solo per citarne alcuni tra i più diffusi... Imperversava il rock anglosassone, con schegge made in USA e si udivano i primi vagiti di quel "progressive" italiano e straniero che avrebbe dovuto meglio essere ricordato semplicemente come POP, ma si sa che le parole nuove fanno più scena. Utopia 239 aveva solo 2 chitarre, una batteria ed un basso. Si facevano le solite covers per le sale da ballo di provincia, ma ci si infilava sempre in mezzo, magari a metà serata come "esibizione" lo suonare la chitarra coi denti e pezzi di propria composizione, ovvero canzoni di Massimo e Ugo. Si "arricchì" solo dopo qualche anno con tastiere e sintetizzatori, ma soltanto quando uno dei componenti (Massimo Cagliero) fondò MITO, un altro gruppo in un altro (sic!) paesello vicino, con i cui componenti riprese subito i vecchi pezzi nati agli albori, arricchendoli di quelle nuove sonorità che ne delinearono al meglio le caratteristiche pop. In questo periodo nacquero due brani rappresentativi: Amore fragile, presentata al "GiroMike" di Mike Bongiorno, e Mitologia (Ho udito le Megattere Cantare), brano strumentale d'atmosfera. Quando anche MITO si sciolse, nel 1979, i brani di Utopia 239 finirono nel dimenticatoio e nell'oblio della musica progressive. che proprio in quegli anni vedeva iniziare il proprio declino. Anche se il nome "MITO" venne conservato ed adottato per un periodo dall'allora giovane "fan", ma anche promessa del rock, MORENO DELSIGNORE (oggi affermato professionista e leader di "Scomunica"), ormai i giovani ascoltavano solo musica dance, house, techno ed i loro derivati (spacciati ancora per pop da alcuni critici musicali, addirittura anche oggi) ed infine house. La fine del Progressive vero. Passano gli anni e le mode, ma "the music is forever", e nel 2002 (quando si dice il destino!) Massimo incontra per caso, ma soprattutto per motivi non legati alla musica ma al comune hobby e passione per giocattoli e modellismo, il coetaneo Maestro Fabrizio Gallina Sabarino, compositore di musiche da film e pubblicitarie, già allievo prediletto e collaboratore del grande Ennio Morricone. Fabrizio, che ancora all'inizio degli anni 80 suonava in un gruppo prog novarese: "FENICE" e componeva testi e musiche progressive di tutto rispetto, proponendole al pubblico in spettacoli di buon livello (memorabile quello al teatro Coccia il 10 marzo 1982). Fab vede la tristezza negli occhi di Max, che della sua musica ormai non ha più nulla, se non partiture e testi, e struggenti ricordi. Si propone di aiutare a rifare i brani di allora, ma la voce di Max non è più quella che cantava le covers di Nico di Palo, di Ian Gillan e di David Byron... Con due altri componenti della originaria band, Ugo e Fausto, e con l'arrivo del nuovo chitarrista Enrico Barbano e la pur marginale collaborazione di un giovane bassista, Alberto Fontanella, si incomincia a lavorare in studio a ricostruire le vecchie tracce e ad adattarle alle nuove caratteristiche della nuova UTOPIA 239. Il risultato è in questo primo CD, fatto di ricordi e pezzi composti nei primi anni 70, ma anche in numerosi altri interamente nuovi brani, che presto vi proporremo. Stay tuned!